Il Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa (Fasi), le cui Parti Sociali sono Confindustria e Federmanager, rappresenta un ente bilaterale di origine contrattuale. Istituito nel 1977, e iscritto dal 2011 all’Anagrafe dei Fondi Sanitari, il Fasi ha segnato un’importante tappa nell’evoluzione della sanità integrativa in Italia.
Il Fasi si è distinto come un fondo autoassicurato fondato con una solida mission che risponde al principio di mutualità, solidarietà intergenerazionale e non selezione del rischio: valori che gli conferiscono una posizione predominante nel panorama dei fondi di sanità integrativi italiani.
Il Fasi è stato istituito con l’obiettivo di supportare le imprese e il settore produttivo, promuovendo l’efficienza economica a livello nazionale. Attraverso i suoi servizi, mira a fidelizzare e sostenere concretamente la classe dirigenziale, garantendo un’assistenza sanitaria di alta qualità, contribuendo alla stabilità e alla produttività delle aziende.
Per comprendere a fondo l’importanza del Fasi, è essenziale esaminare le sue radici storiche. Le prime forme di assistenza sanitaria integrativa in Italia risalgono al XIX secolo, con la nascita delle società di mutuo soccorso. Queste organizzazioni, basate su principi di solidarietà e mutualità, fornivano supporto ai lavoratori in un’epoca priva di un sistema di welfare statale. Le società di mutuo soccorso hanno gettato le basi per i futuri enti bilaterali, rappresentando una risposta collettiva ai rischi e ai bisogni dei lavoratori.
Con l’avvento dei sistemi di welfare nel XX secolo, il ruolo delle società di mutuo soccorso si è evoluto in enti bilaterali, frutto di accordi tra datori di lavoro e sindacati, che integrano le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), offrendo una gamma di servizi aggiuntivi e specializzati, diventando pilastri fondamentali del nostro sistema di assistenza sanitaria integrativa.
Il Fasi, sin dalla sua istituzione, ha continuamente adattato i propri servizi migliorandoli per rispondere alle esigenze in evoluzione dei suoi iscritti. Oltre a rimborsare le spese sanitarie dei dirigenti in servizio e in pensione, il fondo estende la copertura anche ai familiari e agli ascendenti dell’iscritto. Questa flessibilità e adattabilità testimoniano l’impegno del Fasi nel fornire un supporto completo e tempestivo ai propri associati.
I fondi di assistenza sanitaria integrativa, come il Fasi, rivestono un ruolo cruciale all’interno del sistema sanitario italiano, fornendo coperture che integrano le prestazioni dell’SSN, offrendo servizi essenziali quali visite specialistiche, esami diagnostici avanzati e cure odontoiatriche. Tuttavia, il ruolo del Fasi va ben oltre la semplice copertura sanitaria, infatti si impegna attivamente nella promozione di programmi di prevenzione e benessere.
Il Fasi si distingue per il suo impegno verso la solidarietà intergenerazionale e la non selezione del rischio, anche quando un assistito si trova ad affrontare patologie che necessitano di cure costose. Affronta problematiche complesse come la non autosufficienza, offrendo servizi specifici come il ParkinsonCare, supportandone le famiglie tramite la teleassistenza. Il Fasi, inoltre, enfatizza l’importanza della prevenzione sanitaria attraverso la fornitura di pacchetti prevenzione gratuiti. Negli ultimi anni, ha ampliato la sua offerta incrementando i rimborsi per pacchetti chirurgici e fisioterapici, migliorando le tariffe per le prestazioni odontoiatriche eil rimborso dell’IVA. Questi miglioramenti sottolineano l’impegno continuo del Fasi nel fornire un’assistenza sanitaria integrativa di alta qualità e nell’adattarsi alle esigenze in evoluzione della popolazione italiana.
Attualmente, il Fasi è un punto di riferimento essenziale per l’assistenza sanitaria integrativa in Italia con oltre 133.000 dirigenti iscritti e più di 302.000 assistiti, comprendendo coniugi e figli fino a 26 anni. Nel 2023, il Fasi ha liquidato 305 milioni di euro in prestazioni e gestito 1.250.000 richieste di rimborso, dimostrando la sua capacità organizzativa e solidità. Nel 2019, da un’iniziativa del Fasi insieme a Confindustria e Federmanager, è nata IWS S.p.A., una struttura autonoma che, grazie a quarant’anni di esperienza maturati, sfrutta il know-how acquisito anche per altre strutture, fondi o soggetti che necessitano di gestione del ciclo attivo e passivo, contribuzione e tariffazione.
A livello europeo, l’Italia viene spesso confrontata con Germania e Francia in termini di spesa sanitaria. Nel 2022, la spesa sanitaria pubblica in Italia ha raggiunto i 130 miliardi di euro, mentre la spesa privata ha rappresentato il 24% del totale, di cui solo il 3% è coperto dalla sanità integrativa. Questo dato evidenzia un significativo potenziale di crescita per i fondi di assistenza sanitaria integrativa come il Fasi.
L’Italia si trova ad affrontare importanti sfide demografiche, caratterizzate da una popolazione in invecchiamento e una riduzione della forza lavoro giovane. In questo contesto, il ruolo del Fasi diventa cruciale per garantire coperture adeguate e sostenibili per le future generazioni di assistiti. Nel 2023, il 7,6% degli italiani ha rinunciato alle cure necessarie, corrispondente a oltre 4,5 milioni di cittadini. Questo fenomeno, noto come “povertà sanitaria”, è ulteriormente aggravato da fattori quali l’inflazione e la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie.
Un aspetto preoccupante riguarda il “gender gap” nella rinuncia alle cure: quasi una donna su dieci ha rinunciato alle cure rispetto al 6,2% degli uomini.
Questi dati sottolineano la necessità di interventi mirati per ridurre le disparità di genere nell’accesso alle cure sanitarie e per contrastare la povertà sanitaria, garantendo un sistema sanitario più equo e accessibile per tutti.
Il Fasi continua a essere un pilastro virtuoso nell’ambito dell’assistenza sanitaria integrativa, offrendo un modello esemplare di impegno costante e evoluzione per garantire il benessere dei propri associati. La sua dedizione alla prevenzione e alla soddisfazione delle esigenze sanitarie degli aderenti riflette la sua rilevanza nel contesto sanitario nazionale, confermando il suo ruolo di leader nel settore.
In ottica di vicinanza con i propri associati, il Fasi si propone di consolidare e arricchire ulteriormente i suoi servizi, focalizzando l’attenzione su due pilastri: la tutela sempre maggiore dei propri assistiti e l’innovazione.
Proiettando lo sguardo verso il futuro, il costante lavoro di aggiornamento e revisione del nomenclatore, che attualmente circa 3.000 voci, testimonia l’impegno del Fasi nel garantire una copertura sanitaria completa e adeguata alle esigenze dei suoi associati. Parallelamente, il Fasi investe in soluzioni innovative, sia nel campo della comunicazione che nell’integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di offrire un’assistenza sempre più efficiente e personalizzata. Questo il valore della tutela Fasi: essere sempre al fianco dei propri associati.
Questo approccio non solo migliora la qualità complessiva dell’assistenza sanitaria fornita, ma contribuisce anche ad alleviare sempre più la pressione sul SSN e a sostenere attivamente l’apparato economico e produttivo del sistema paese.
Daniele Damele
Presidente Fasi