Da quanto emerso nel rapporto “Health at a Glance: Europe 2016”, frutto della collaborazione tra l’OCSE e la Commissione europea, dal 1990 al 2014 l’aspettativa di vita nell’Unione europea è aumentata di 6 anni, passando da 74,2 a 80,9 anni.

Al secondo posto in Europa, dopo la Spagna, si colloca l’Italia, con un’aspettativa di vita alla nascita pari a 83,2 anni.

I tassi di mortalità per infarto ed ictus, per cancro, per malattie respiratorie, in Italia, sono al di sotto della media UE. Se da una parte è preoccupante il numero di bambini in sovrappeso, dall’altra vi è un filo di sollievo sulla bassa quota di suicidi e mortalità infantile.

Superiore alla media europea è, invece, il consumo di antibiotici in Italia (pari a 27,8 DDD), in aumento rispetto al 2005. Una delle maggiori minacce per la salute globale è proprio la resistenza agli antibiotici che compromette il trattamento delle malattie infettive, causa molti decessi, mina i progressi della medicina e mette a dura prova la sostenibilità dei sistemi sanitari. A tal proposito, l”OMS da tempo rivolge appelli sia ai cittadini sia agli operatori sanitari per combattere questo serio fenomeno.

Sempre dalle indagini è emerso che, relativamente agli stili di vita, l’Italia è sotto la media europea in riferimento al consumo di alcol e sopra la media al consumo di frutta e verdura. Purtroppo è terza, dopo Repubblica Ceca e Francia, per consumi di cannabis.