Il Fasi nasce nel 1977 su iniziativa sindacale di categoria e nel 1982 si trasforma in un Ente a gestione paritetica tra le organizzazioni Confindustria e Federmanager. A 48 anni dalla sua istituzione assiste una comunità di 307.000 persone. Qual è il valore prodotto per la collettività?
In 48 anni di attività il Fasi ha dimostrato di costituire, per i Dirigenti industriali, un valido modello di sanità integrativa in grado di adeguarsi all’evoluzione della domanda di servizi di assistenza sociosanitaria espressa dai suoi iscritti. È uno dei fondi di natura negoziale più grandi d’Europa e la sua missione è quella di rimborsare ai Dirigenti volontariamente iscritti, in servizio o in pensione, nonché ai loro nuclei familiari, il costo delle prestazioni sanitarie integrative nell’ambito di un sistema di mutualità, solidarietà intergenerazionale e non selezione del rischio (art.1 Statuto).
Il Fasi non ha mai abbandonato la propria mission statutaria, anzi ha continuato ad incrementare le tutele contribuendo così ad un continuo riconoscimento da parte degli iscritti di tale approccio, aderendo al Fondo e mantenendo l’iscrizione negli anni. Oggi il Fasi tutela 135.000 dirigenti in servizio e in pensione, 310.000 persone inclusi i familiari, il più alto numero di sempre.
L’equilibrio economico finanziario del fondo è perseguito nel rispetto del principio di mutualità in base al quale gli iscritti, con il pagamento dei contributi, partecipano tutti in egual misura alla spesa complessivamente sostenuta dal Fondo per il rimborso delle prestazioni sanitarie, indipendentemente dalla propria categoria di appartenenza.
Tale principio è strettamente correlato al rispetto della solidarietà intergenerazionale fra Dirigenti attivi – meno bisognosi di cure – e quelli in pensione – generalmente più bisognosi – e alla non selezione del rischio. Il Fondo accoglie gli iscritti ed i familiari indipendentemente dall’età e dallo stato di salute, escludendo qualsiasi meccanismo di selezione del rischio. Inoltre, attraverso i servizi e le tutele previste per i pensionati e i soggetti non autosufficienti, è al fianco anche delle categorie più deboli.
Il principio di solidarietà intergenerazionale è un concetto mutuato dai sistemi pensionistici a ripartizione (pay as you go), come quello italiano, caratterizzati dal fatto che le prestazioni pensionistiche correnti sono finanziate da contributi versati dai lavoratori attuali.
Nel Fasi avviene qualcosa di molto simile, con alcune ulteriori peculiarità:
- i beneficiari delle tutele e dei servizi sono sia i Dirigenti in servizio che i Dirigenti in pensione con livelli di spesa sanitaria dei secondi molto più alti dei primi;
- i Dirigenti pensionati contribuiscono, seppur con importi limitati, alla sostenibilità del Fondo.
Il Fasi, nell’art.1 dello Statuto, richiama la volontà di non applicare il principio di selezione della popolazione in base al rischio sanitario, differenziandosi in ciò dalle compagnie assicurative. Questo principio consente agli assistiti Fasi che lo necessitano, di richiedere rimborsi per prestazioni superiori al valore dei contributi versati.
Il valore che il Fondo genera verso i propri assistiti non si manifesta unicamente attraverso il rimborso delle spese sanitarie, ma anche (e soprattutto) attraverso la garanzia che il Fondo seguirà gli assistiti durante tutte le fasi della loro vita, anche in quelle più critiche.
Il modello di funzionamento del Fasi è costituito da un sistema di processi che, interagendo tra loro, portano alla creazione del valore.
La principale attività che concorre alla creazione di valore da parte del Fondo consiste nel modellare le tutele in modo tale da intercettare le necessità di carattere sociosanitario, presenti e future, della popolazione assistita. Strumento principe nel processo di generazione del valore all’interno del fondo è il Nomenclatore-Tariffario, soggetto ad aggiornamenti periodici. Nel 2025 sono state introdotte circa 200 nuove prestazioni soggette a rimborso nell’area della riabilitazione, psicologia, diagnostica, oncologia, telemedicina, prevenzione oncologica e odontoiatrica.