
Nel corso della Giornata Nazionale dedicata della Previdenza e del Lavoro, FasiOpen, Fondo Aperto di Assistenza Sanitaria Integrativa, promuove, anche in qualità di finanziatore, un progetto solidaristico a favore dell’introduzione del welfare sanitario all’interno di aziende (startup, aziende giovanili, aziende femminili, ecc…) che ancora non dispongono delle risorse per utilizzare questi strumenti di competitività.
Per diffondere la cultura del Welfare e la responsabilità sociale di impresa, FasiOpen si rivolge alle aziende italiane invitandole a rendersi protagoniste del cambiamento, verso una competitività basata sul capitale umano, la creatività e l’innovazione.
“Il Welfare aziendale rappresenta la nuova frontiera per il nostro sistema produttivo che per essere competitivo deve investire sempre più nel capitale umano, nella sua creatività e nella sua capacità d’innovazione tecnologica e di mercato”, dichiara Stefano Cuzzilla, Presidente Fasi. “Sul piano strettamente fiscale, per far decollare il secondo pilastro, occorrono incentivi alle imprese che investono in welfare sanitario. Solo defiscalizzando le imprese possiamo chieder loro di liberare risorse e oggi i Fondi sanitari possono giocare una partita davvero importante per la competitività del Paese”, ricorda il Presidente Fasi. “Lo sviluppo della sanità integrativa può contribuire a rafforzare la tutela della salute del nostro Paese, anche attivando un sistema di percorsi di prevenzione personalizzati, mirati alle esigenze di ognuno”.
D’alta parte sono molti gli italiani che suggeriscono di facilitare il ricorso al welfare sanitario anche mediante la leva fiscale.
Lo confermano i risultati dello Studio “Universo salute”, realizzata da G&G associated per FASI su un campione rappresentativo della popolazione adulta e presentata oggi a Napoli, secondo il quale gli italiani a favore del welfare sanitario sono il 56% tra la popolazione priva di assistenza sanitaria integrativa, e il 75% tra popolazione dotata di assistenza sanitaria integrativa.
“Stiamo valutando come promuovere un punto d’incontro fra aziende affinchè ci sia la possibilità di finanziare, attraverso meccanismi solidaristici, il welfare aziendale nelle aziende che ancora non dispongono di risorse sufficienti a introdurre questo strumento di competitività”, spiega Caterina Miscia, Direttore Generale Fasi, spiegando il modello Fasi presentato oggi. “Il modello in fase di studio selezionerà le realtà produttive beneficiarie del finanziamento sulla base di oggettivi criteri solidaristici, con l’obiettivo di sostenere i beneficiari nei processi di innovazione e sviluppo. FasiOpen, oltre a farsi promotrice di tale importante iniziativa e gestire il modello, farà la sua parte mettendo a disposizione proprie risorse. Certi del binomio più welfare, più competitività, perchè l’energia positiva liberata si traduce sempre in incremento della produttività”, conclude il Direttore Generale Fasi.
“Le forme alternative al finanziamento della sanità”, sottolinea Luca Del Vecchio, Vice presidente FASI, “hanno grandi potenziali di sviluppo, allevierebbero i problemi di sostenibilità finanziaria del sistema salute italiano evitando che venga messa a dura prova la tenuta sociale e finanziaria del Paese. Il modello solidaristico di welfare aziendale messo a punto da Fasi Open, guarda certamente al futuro.”
Un esempio positivo di welfare aziendale: Vimar
Il 1° maggio 1945 Walter Viaro e Francesco Gusi festeggiarono la fine della secondo conflitto mondiale con un gesto altamente simbolico: la creazione di una nuova impresa. Oggi Vimar è un’azienda leader nella produzione di dispositivi elettrici ed elettronici; di sistemi di home & building automation, di videocitofonia e videosorveglianza e di automazione per cancelli. Conta circa 1.300 dipendenti distribuiti in 9 sedi nel mondo, ha 12.000 articoli a catalogo che distribuisce in oltre 100 diversi paesi. Dalla sua fondazione ad oggi, Vimar ha elaborato una vera e propria filosofia aziendale – sintetizzata nel payoff “Energia Positiva” – basata su un principio fondamentale: il riconoscimento delle risorse umane come riferimento principale e prioritario dell’agire aziendale.
“Energia Positiva”, pertanto, non è semplicemente uno slogan, ma ha tutte le caratteristiche di un vero e proprio asset intangibile risultante dalla combinazione di capitale umano, intellettuale, organizzativo e relazionale aziendale che si traduce nell’enfatizzazione delle capacità individuali dei singoli lavoratori e nello sviluppo delle loro capacità manageriali, con l’intento di favorire il liberarsi di “energie” intellettuali, creative e innovative.
Una delle leve fondamentali di tale asset intangibile è il Welfare aziendale. Anche in questo caso, non si tratta semplicemente di uno strumento concepito per migliorare il clima lavorativo, ma è un mezzo attraverso il quale Vimar condivide i valori e la cultura imprenditoriale con tutte le aree e le funzioni aziendali.
In ordine da sinistra la Tavola Rotonda, il Vice Presidente Fasi Luca Del Vecchio, il Direttore Fasi Caterina Miscia. il Direttore Risorse Umane Vimar S.p.A. Roberto Schiavon.