Il 2012 è stato per il Fasi un anno ricco di novità, la più significativa delle quali è rappresentata dal compimento dei 35 anni di attività.
Questa ricorrenza così significativa è stata celebrata con un convegno dal titolo “Lo sviluppo della sanità integrativa: un’innovazione per la sanità italiana”, tenutosi il 18 dicembre scorso presso il Senato della Repubblica. A tale incontro ha partecipato una platea d’eccezione: i maggiori esponenti di Confindustria e Federmanager, autorevoli stakeholders nazionali e internazionali e i rappresentanti delle Commissioni Salute di Camera e Senato.
In questa occasione, il Presidente Stefano Cuzzilla, che ha aperto il convegno con un importante discorso, ha lanciato un messaggio chiaro ed inequivocabile: la Sanità integrativa deve essere protagonista del rinnovamento del Servizio sanitario nazionale. Ha proseguito affermando che in un periodo, nel quale si è spesso discusso di sostenibilità del sistema sanitario, serve il sostegno a un’idea di welfare negoziale che possa rispondere alle esigenze del Paese.
Il settore della sanità integrativa – è stato sottolineato più volte nel corso della tavola rotonda – risulta ancora oggi non del tutto regolamentato sul piano normativo e lo sviluppo di un secondo pilastro in campo sanitario è ancora considerato, erroneamente, come un potenziale pericolo per la universalità del Servizio sanitario nazionale.
Sanità integrativa, dunque, come protagonista e volano del rinnovamento del Ssn. Ma anche come risposta ai problemi finanziari del sistema pubblico, alla richiesta di qualità e tempestività delle cure, perfino alla lotta contro l’evasione fiscale. Le frasi più ricorrenti sono dunque state “salvaguardia del diritto alla salute” e “universalità di accesso alle cure”.
Nel corso dell’incontro è stato presentato uno studio commissionato per l’occasione dal Fasi alla società G&G Associated, dal titolo “Lo sviluppo della Sanità integrativa. Sinergie tra welfare pubblico e welfare privato”. Secondo questo studio, da parte di imprenditori, lavoratori dipendenti e operatori del settore sanitario, cresce l’attenzione verso la sanità integrativa e le forme di welfare aziendale. Non a caso la scalata dei fondi negoziali di categoria sta diventando una realtà nei rinnovi contrattuali, e i lavoratori, più che le pensioni integrative, prediligono la sanità integrativa. L’82% dei lavoratori interpellati, infatti, preferisce quest’ultima all’eventuale contributo per l’istruzione dei figli o ai buoni pasto.
Hanno partecipato alla tavola rotonda oltre al Presidente Stefano Cuzzilla e al Vice Presidente Luca Del Vecchio, il Vice Presidente Sviluppo Economico Confindustria, Dr. Aurelio Regina, il Presidente Federmanager, Dr. Giorgio Ambrogioni, il Senatore del Popolo della Libertà, On. Antonio Tomassini, il Senatore del Gruppo Misto, On. Nicola Rossi, il Senatore del Partito Democratico, On. Lionello Cosentino, il Senatore UDC, On. Claudio Gustavino, il Senatore FLI, On. Mario Baldassarri, il Direttore Generale Confindustria, Dr.ssa Marcella Panucci, il Rettore Università “Tor Vergata”, Prof. Renato Lauro.
Il coordinamento della tavola rotonda è stato condotto da Andrea Pancani.